Potosí
La città è stata inserita nel 1987 nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, come riconoscimento della straordinaria quantità di monumenti industriali (come gli acquedotti e i laghi artificiali che fornivano acqua alle miniere d'argento) e architettonici presenti (come la Casa de la Moneda, la chiesa di San Lorenzo e in generale il centro storico della città, in stile coloniale).
Fondata nel 1545 come città mineraria, ben presto produsse ingenti ricchezze, diventando la più grande città delle Americhe a eccezione di Città del Messico, con una popolazione di oltre 200.000 abitanti. In spagnolo esiste ancora un detto, "vale un Potosí", che significa "vale una fortuna", mentre per gli europei il Perù è ancora una mitica terra di ricchezze (la Bolivia faceva parte del vicereame del Perù ed era conosciuta come Alto Perù, prima di ottenere l'indipendenza nel 1825).
L'altra grande città mineraria dell'Impero spagnolo era Zacatecas, in Messico
Potosí è l'unica città americana citata nel famosissimo poema cavalleresco di Miguel de Cervantes, Don Chisciotte della Mancia, con chiaro riferimento alle sue ricchezze. Da questo importante centro minerario proveniva infatti la maggior parte dell'argento spagnolo. Il lavoro degli indios, sfruttato brutalmente da Francisco de Toledo, provocò la morte di migliaia di persone, non solo per le condizioni estreme ma anche per l'avvelenamento da mercurio, provocato dal contatto col metallo delle mani e dei piedi nudi, oltre che dall'inalazione dei suoi vapori tossici.
Nel XVIII secolo la scoperta di importanti giacimenti nel Messico settentrionale, sfruttabili a costi inferiori, inferse un duro colpo al centro minerario di Potosí. Agli inizi del XIX secolo allorquando le miniere si esaurirono, la città contava solo 21.000 abitanti. In quel periodo il prodotto principale estratto nel territorio circostante era già divenuto lo stagno. Vari tentativi sono stati compiuti da allora per trovare nuovi filoni argentiferi, con risultati il più delle volte inferiori alle aspettative. Ancor oggi alcune montagne dei dintorni continuano ad essere perforate alla ricerca del prezioso metallo. A causa delle precarie condizioni lavorative e della carenza di elementari misure protettive, i minatori hanno una bassissima aspettativa di vita, mediamente di solo 40 anni; i decessi sono causati principalmente da silicosi e dalle morti dovute a crolli delle miniere (si stima che nei secoli in cui durò lo sfruttamento del lavoro indio siano morti alcune centinaia di migliaia di uomini a causa dei crolli).
Durante la guerra d'indipendenza boliviana (1809 - 1825) Potosí passò di volta in volta nelle mani dell'esercito reale spagnolo e dei partigiani. Grossolani errori e abusi da parte dell'esercito ausiliario da Buenos Aires comandato da Juan José Castelli portarono ad una crescente voglia di indipendenza e provocarono non poco risentimento. La situazione degenerò a tal punto che la città non poteva ormai più essere difesa, nonostante gli sforzi di un secondo esercito argentino comandato da Manuel Belgrano.
Mappa - Potosí
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Paese (geografia) - Bolivia
Bandiera della Bolivia |
A livello economico la Bolivia all'inizio del XXI secolo è uno Stato a medio reddito; dall'elezione di Evo Morales come presidente della Repubblica, l'economia del Paese andino è nettamente cresciuta con tassi di crescita in media del 5% (una delle più alte della regione) e con una riduzione della povertà dal 38% al 18%.
Valuta / Linguaggio
ISO | Valuta | Simbolo | Cifra significativa |
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BOB | Boliviano (Boliviano) | Bs | 2 |
ISO | Linguaggio |
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AY | Lingua aymara (Aymara language) |
ES | Lingua spagnola (Spanish language) |
QU | Lingue quechua (Quechua language) |